TEATRO DELLE BAMBOLE in Prima dell’ultimo giorno
teatro / prima nazionale
Piccola performance sui Misteri del Silenzio
ideazione e guida sonora: Andrea Cramarossa. performer: Chiara Bianchi, Paola Bolelli, Federico Gobbi, Michele Lamberti. casa Madre: Teatro delle Bambole. col sostegno di: OTSE – Officine Theatrikés Salento Ellàda, Le Bambole di Fuoco, Collettivo Crunch, Paralipomeni e Parerga Controforma
Il suono alberga in noi come talpa silenziosa spostandosi continuamente laddove trova spazio e barriere sormontabili. Il corpo assorbe le risonanze sonore, le vibrazioni si fanno tumultuosi gorgheggi delle profondità; il corpo esaspera il proprio stare nella compiutezza di un’armonia che segue un senso ancora nascosto, imperscrutabile. Cantare diventa una necessità: questo suono che preme chiede aria per duplicarsi, chiede ascolto per poter dire, chiede assaggio di boccone poetico dalle segrete del nostro patrimonio essenziale. E il farsi persona prende nutrimento dal suono del Cosmo, in risonanza con le camere abitate dal nostro, e la persona canta, infine, la gloria del Mito. “Prima dell’ultimo giorno”, riprende il filo mai interrotto di ricerca attorno al mito di Edipo, ricerca ormai iniziata tre anni fa dal Teatro delle Bambole che, per l’occasione, si fa nuovamente “gruppo” per meglio auscultare le millimetriche impressioni dei passaggi sonori nel corpo e le reazioni di questo al canto, tracciando una prima, possibile, “drammaturgia dell’istante”, quello vissuto da Edipo prima della comprensione dei propri delitti e subito prima del gesto che acceca. Questa drammaturgia scava all’infinito dentro le nostre colpe divenendo densa materia priva di suono, quel mutismo che è antifrasi del Silenzio. Andare, dunque, a scrutare negli anfratti dove il suono e la luce si innestano a vicenda, sulla falsa riga delle parole saltate di Henri Chopin, cantando senza paura le stratificazioni esistenziali che ci sovrastano ma che, spesso, sono anche occasione di incontro con la Creazione. Il Teatro delle Bambole torna, così, ancora una volta alle sue origini in una ricerca sonora che pretende di vibrare all’unisono con quel misterioso senso di comunità, il suono che unisce e che diviene assoluto e totalizzante serraglio di essenze vitali.